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Castiglione del Lago, Ludovica Martino si racconta dall’horror a Verdone

Castiglione del lago -“Dopo tante commedie sto per debuttare con un ruolo in un film di genere che viaggia tra horror e thriller, un film inconsueto che parla anche di salute mentale, crudo, violento, che inizia con un grande trauma”. Il titolo è Resvurgis, la regia è di Francesco Carnesecchi, che Ludovica Martino, tra le più interessanti protagoniste di una nuova stagione di cinema ha ringraziato dal palcoscenico di Castiglione del Cinema per averle dato un’occasione decisamente controcorrente nella sua carriera finora brillante e decisamente lontana da emozioni così forti.

Lo vedremo ad Alice nella città, Ludovica intanto è in onda con la seconda serie di Vita da Carlo su Paramount+ e, intervistata da Laura Delli Colli, Presidente dei Giornalisti Cinematografici che l’hanno premiata con il Nastro d’Argento-Serie per Skam Italia, a Castiglione ha raccontato molto di sè : “Sono stata fortunata perché in pochi anni ho collezionato ruoli interessanti entrando nel cinema in punta di piedi, affrontando mille prove e soprattutto provini che più di me perfino mio padre ha vissuto sempre con molta attesa. Mi vedeva tesa e mi chiedeva “ma non ti prendono mai?’”.

Lei, però, non ha mollato e ha vinto ansia e tensioni con grande sicurezza. L’attesa all’inizio è stata lunga, ma le soddisfazioni e il successo sono arrivati, per esempio, con il primo piccolo ruolo in cui si è fatta notare: poche battute ma un’immagine nuova e un talento che ha colpito subito ne Il campione, opera prima di Leonardo D’Agostini. Quanta emozione ha provato? “Fare un film con Stefano Accorsi e Andrea Carpenzano, l’astro nascente di
quel momento, è stato bellissimo, quasi inatteso e surreale. E girare quel film è stato bello, con lo stadio Olimpico completamente vuoto e qualche incursione nel mondo autentico del calcio , di cui peraltro non capivo niente…”

Poi il modo della serialità, oggi con Vita da Carlo 2, all’inizio con il successo non solo teen di Skam Italia, la serie che le ha dato grande popolarità prima su TimVision poi con una vera e propria esplosione su Netflix .”Eva è un personaggio scritto davvero bene, sono felice del lavoro fatto e del successo che è arrivato con una serie che considero il mio ‘ferro di cavallo’ perché tutto quello che è arrivato dopo lo dimostra”.

Laureata in lingue, Martino ha sempre coltivato la passione per la recitazione iniziando a studiare appena quattordicenne. Oggi spera in un salto anche internazionale. Intanto ha conquistato il pubblico di Vita da Carlo
cambiando registro e diventando perfino autoritaria e per niente ‘morbida’ accanto a Verdone ma soprattutto a Sangiovanni, con un personaggio diverso, lontano dal ‘buonismo’ e dalle ragazze assennate e decisamente più timide che ha interpretato fino ad oggi. “Sì, in questa serie sono una di quelle attrici che nessuno vorrebbe neanche nella stessa stanza. Metto i piedi in testa a Verdone e sono una criticona” ha detto, condividendo poi il ricordo di quando è stata coinvolta nel progetto: “Carlo non fa molti provini, li delega ma aveva visto Il Campione : mi aveva notata e si è ricordato di me in un incontro molto divertente. Io da subito gli ho dato del tu, ma lui mi ha dato del lei. Pensavo fosse andata male e di aver fatto una figuraccia, invece…”.

Dalla commedia alla tensione di un film duro, di genere che già ama moltissimo. Nei prossimi giorni ancora una prova
interessante con un film che l’ha costretta ad andare anche al Poligono di tiro perché in Resurgis “c’è una battuta di caccia che poi si trasforma in qualcos’altro e li coinvolge in un noir molto più misterioso e inquietante”.

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