Roma, 9 ottobre- “Lo scopo del MIA non è parlare a noi stessi, coloro che si incontrano quotidianamente, ma spalancare le opportunità a operatori che vengono da ogni parte della terra”. Così il presidente dell’ANICA Francesco Rutelli alla presentazione della nona edizione del MIA, il Mercato Internazionale Audiovisivo, che torna dal 9 al 13 ottobre nelle sue storiche sedi di Palazzo Barberini e del Cinema Barberini a Roma con un programma esteso e arricchito, una sezione dedicata all’innovazione e un tech pavilion.
“Sono già ben 2300 gli accreditati provenienti da 62 paesi del mondo – commenta la direttrice del MIA Gaia Tridente –. Questi sono numeri che attestano un grande interesse da parte dell’industria internazionale. Purtroppo quello che sta succedendo in Israele impedisce la partecipazione di alcuni player di un’industria molto attiva sia nel cinema che nella televisione. Alcuni di loro parteciperanno da remoto. Chiaramente va a loro la nostra gratitudine per aver presentato al MIA alcune delle loro opere e speriamo di poterci incontrare al più presto in un contesto di pace e sicurezza per tutti”.
Nel pomeriggio è intervenuta anche Lucia Borgonzoni, sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, che ha dichiarato: “Dall’impegno per la ripartenza delle sale all’attività di promozione all’estero dell’intero sistema audiovisivo, delle opere e dei professionisti che vi operano. Dagli investimenti in formazione delle nuove generazioni al lavoro per rimodulare il sistema di incentivi fiscali dedicati al settore. E poi accordi di coproduzione cinematografica con altri Paesi, protocolli d’intesa per agevolare l’accesso al credito delle imprese, ma anche finanziamenti da fondi Pnrr per accelerarne lo sviluppo in chiave green e digitale, nonché eventi di portata internazionale che aprano a nuove occasioni di confronto e collaborazione con partner globali, appuntamenti che il Ministero della Cultura sostiene o di cui si fa promotore. Frutto di una strategia che guarda al lungo periodo e si articola su binari diversi, il nostro piano d’azione si prefigge quale scopo il potenziamento dell’industria audiovisiva italiana: riteniamo infatti che il suo valore in termini culturali ed economici sia di vitale importanza per la crescita dell’Italia, dunque è nostro compito accrescerlo sempre più”.
Un programma ricco, cinque giorni pieni di attività. Più di 80 eventi tra panel, masterclass e incontri, 5 content showcase, 4 pitching forum, oltre 60 tra market screening e presentazioni di film, 9 premi, 5 esperienze immersive, una sala ultra-tech, 2 live podcast e oltre 120 progetti selezionati con titoli in sviluppo e work in progress provenienti da ben 47 paesi.
Tra le opere italiane presentate nei content showcase del MIA 2023, troviamo due animazioni Sono ancora vivo di Roberto Saviano e Fiammetta con la sceneggiatura di Enzo D’Alò. In ambito Doc, l’esordio alla regia dell’attrice Kasja Smutniak con Walls, mentre per i Drama, Miss Fallaci, che vede Miriam Leone come protagonista nei panni della giovane Oriana Fallaci e Fireworks di Susanna Nicchiarelli. Tra i film Per amore di una donna di Guido Chiesa. Tra le opere internazionali, la serie A Prophet, tratta dall’omonimo film di Jacques Audiard del 2009; l’attesa serie The Count of Monte Cristo, diretta da Bille August. E ancora il nuovo atteso progetto di animazione del creatore di Paw Patrol Keith Chapman, PaddyPaws; e Savages!, il nuovo lungometraggio in stop-motion del pluripremiato regista Claude Barras. Per i film, Persona non grata di Antonin Svoboda, En vigília, opera prima di Vigília Collective, Clara Serrano Llorens e Gerard Simó Gimeno e il terzo lungometraggio del portoghese André Gil Mata, Sob a chama da candeia/The Flame of a Candle. Un unicum nel settore, uno dei pochi appuntamenti professionali che mette realmente insieme industria e creatività.
“C’è stato un avvicinamento naturale – dice Chiara Sbarigia, Presidente APA – Il MIA è stato uno di quei momenti felici di incontro tra le associazioni. Avevamo immaginato con i produttori e i distributori un luogo dove lentamente far convergere tutte le diverse esperienze del settore. Credo che il MIA sia un luogo dove si sospende un po’ il tempo del business e ciascuno possa mettere a disposizione un po’ del suo tempo per raccontare una fetta del suo lavoro e condividerlo con gli altri. Il confronto con l’industria internazionale è fondamentale, anche perché alcuni paesi sono più avanti di noi. Spero anche che il MIA possa avere una funzione un po’ predittiva di quel che potrà succedere. In questo momento siamo molto ingaggiati anche con il Ministero della Cultura. Racconteremo il cinema e l’audiovisivo attraverso i protagonisti”.
E Luca Di Persio, Direttore Centrale Marketing e Innovazione ICE, partner principale del Mia: “L’agenzia Ice sostiene da tempo il MIA. Siamo convinti che questa partnership abbia dato vita a un mercato e a uno strumento potente e prezioso. In attesa dei nuovi dati, quelli dal 2017 al 2021 danno dei segnali molto incoraggianti del settore cinematografico e audiovisivo in termini di crescita e di attrazione internazionale. Si è visto un raddoppio della distribuzione globale dei titoli italiani sia nel cinema, che nella televisione e nelle piattaforme on demand. Attendiamo dunque con trepidazione i dati ANICA e APA. Vogliamo rimarcare che questo è il primo studio congiunto ANICA e APA, supportato da Ice, che per la prima volta fa convergere nella stessa ricerca dati nella circolazione estera di film e di serie tv nazionali. Oggi tenerli separati non ha senso e questa è una ricerca davvero innovativa”.
Infine Lorenza Lei, Responsabile Cinema della Regione Lazio, conclude: “Il Mia è un mercato che mette al centro le produzione e le coproduzioni. È un momento importante che vede il mercato internazionale come un’opportunità per quello nazionale. La Regione Lazio si pregia di essere terra di cinema e vogliamo in ogni modo partecipare alle produzioni non solo come soggetti erogatori di fondi”.