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Al Giffoni, Francesco Valdiserri il ricordo che diventa arte con ’24 frame al secondo’

Giffoni, 21 luglio- Due anni fa sono arrivati a Giffoni nel momento più drammatico della loro vita. Oggi Luca Valdiserri e Paola Di Caro, giornalisti di professione, tornano alla Multimedia Valley per raccontare alla sezione Impact cosa può nascere da un dolore immenso. Il loro figlio, Francesco, è stato ucciso il 20 ottobre del 2022 mentre camminava sul marciapiede da un’auto guidata da una ragazza risultata positiva a sostanze stupefacenti. Aveva diciotto anni, suonava negli Origami Smiles e studiava cinema alla Sapienza.

Per ricordarlo, e dare a ragazze e ragazzi della sua età un’occasione concreta di esprimere il proprio talento, Luca Valdiserri e Paola Di Caro hanno creato il concorso “24 Frame al Secondo” in collaborazione con l’associazione culturale Controchiave e istituito con i Nastri d’Argento. Un contest di cortometraggi riservato alla Generazione Z, ai nati dopo il primo gennaio del Duemila. “La seconda edizione, con Paola Cortellesi presidente di giuria, ci ha letteralmente spiazzati”, confessano. “Abbiamo raccolto oltre quattrocento opere da tutto il mondo e vissuto la finale del concorso all’Auditorium di Roma davanti a mille persone”. A settembre partirà la terza edizione, con alcune importanti novità: “Abbiamo previsto premi fuori concorso per i più grandi perché c’è voglia di partecipare,” rivela Valdiserri. “Il momento più terribile della nostra vita si è trasformato… in qualche modo.” Con loro, a Giffoni Impact, ci sono due dei vincitori di questa seconda edizione: Francesco Romanelli, classe 2001, miglior film di animazione con il corto Medea, e Leonardo Vacchio, classe 2003, premio della giuria con il corto Il Fumettista. Presente il social media manager del progetto, Francesco Falleni, anche lui poco più che ventenne. “Ho voluto mettere in scena una tragedia greca” spiega Romanelli. “Medea è un archetipo. Non è buona e non è cattiva. Sta nel mezzo, controversa. Ho scelto uno stile illustrativo tridimensionale proprio per far emergere la sua complessità. La sceneggiatura è di mio padre, un classicista”. Una scelta coraggiosa. “Avevamo discusso a lungo sull’inserimento della categoria animazione” confessa Valdiserri. “Poi abbiamo visto quanti lavori di qualità erano arrivati, e non abbiamo avuto dubbi”. Il tema della seconda edizione è stato ‘Destinazione Amore’. “Abbiamo voluto dare la possibilità ai ragazzi di esplorarlo e rappresentarlo con il loro sguardo” sottolinea Paola Di Caro. “Per noi è stato davvero prezioso”.

Leonardo Vacchio prende la parola per tratteggiare il suo Fumettista: “Il protagonista vive in una bolla, sociale e artistica. A romperla è il ricordo dell’amore. Una rottura necessaria per tornare a vivere”. Il giovane autore allarga l’orizzonte del suo intervento: “L’anno scorso, alla prima edizione, non ho vinto. Ho rosicato tanto. Ma chi vinse il premio della giuria è diventato mio amico e direttore della fotografia del mio corto. Si è creata una rete, una comunità che lavora insieme. È questo lo straordinario valore di questo concorso”. Nessuna retorica. Solo vita, talento, immaginazione. Nel ricordo di Francesco. Un ricordo diventato spazio di esistenza condivisa e strada (maestra) da percorrere insieme.

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