Berlino, 22 febbraio- ‘Supersex’, la serie liberamente ispirata alla vita di Rocco Siffredi, è stata presentata in anteprima mondiale alla 74esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino nella sezione Berlinale Special, vetrina dedicata alle ultime produzioni di grandi registi e di opere cinematografiche legate ad argomenti di attualità, e debutterà su Netflix il 6 marzo 2024.
La serie, in 7 episodi, creata e scritta da Francesca Manieri, è prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, una società del gruppo Fremantle, e da Matteo Rovere per Groenlandia, società del gruppo Banijay.
Diretta da Matteo Rovere, Francesco Carrozzini, Francesca Mazzoleni, ‘Supersex’ racconta la famiglia, le origini, il rapporto con l’amore, e in generale la vita di Rocco Siffredi. Ci svela come e perchè Rocco Tano da un semplice ragazzo di Ortona è poi diventato Rocco Siffredi la pornostar più famosa al mondo.
Ad interpretarlo è Alessandro Borghi, mentre Jasmine Trinca veste i panni di Lucia, un personaggio femminile di finzione che rappresenta la sintesi di molte donne con cui Rocco ha avuto una relazione nella sua vita, Adriano Giannini interpreta Tommaso, il fratellastro di Rocco e Saul Nanni veste i panni di Rocco ragazzo. Nel cast anche Enrico Borello (Gabriele), Vincenzo Nemolato (Riccardo Schicchi), Gaia Messerklinger (Moana), Jade Pedri (Sylvie) e Linda Caridi (Tina).
“Quando mi è stato proposto di scrivere una serie ispirata alla vita di Rocco Siffredi mi sono messa a ridere. Il mio percorso, la sua vita, niente di più inconciliabile all’apparenza. Ogni grande storia nasce da un grande conflitto, il primo conflitto di questa storia siamo stati noi, io e Rocco, almeno sulla carta, perchè poi la narrazione è sempre la possibilità di credere e costruire ponti impossibili, E forse questo il suo più commovente aspetto etico e trasformativo per me. Ho accettato di tentare questo viaggio perché volevo, da donna, assumermi il rischio e il privilegio di raccontare il maschile, partendo da un maschio che del maschile, occidentale”, dice l’autrice Francesca Manieri. E uno dei registi, Matteo Rovere: “Supersex per me senza dubbio non è un racconto sul porno, ma su ciò che il porno rappresenta. Non è un racconto erotico, ma è il racconto di come l’erotismo muova i rapporti tra gli individui. In questo senso la lettura delle pagine di Francesca Manieri mi ha magnetizzato. Non avevo grande interesse nel tema, ma il mio era un pregiudizio, immediatamente negato sia dalla natura della materia trattata, che dal punto di vista scelto.
La vita di Rocco Siffredi era sorprendente, emozionante, tragica e comica insieme. Ma soprattutto risuonava con il presente in modo immediatamente percepibile. Dalla nostra prospettiva infatti, calata in un contemporaneo nel quale il porno è passato dall’essere un sistema segreto e inaccessibile, al divenire uno strumento di massa, a disposizione di chiunque, con rilievi politici ma soprattutto sociali logicamente nuovi”.