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A Paola Minaccioni va il Premio Manfredi

Roma, 30 giugno- Non solo La stranezza nella serata speciale con la quale la Regione Siciliana-Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, attraverso la Fondazione Taormina Arte Sicilia, ha voluto dedicare l’evento speciale di chiusura del Festival del Cinema ai Nastri d’Argento. Come da tradizione, infatti, sul palcoscenico del Teatro Antico i Giornalisti Cinematografici consegnano domani sera anche il “Premio Nino Manfredi”, che quest’anno festeggia il suo decennale con Paola Minaccioni.

Brillante, straordinaria interprete di commedia ma anche di alcune toccanti interpretazioni drammatiche, Paola Minaccioni – tra i protagonisti, tra l’altro, di “In Arte Nino” (Rai Uno) con la regia di Luca Manfredi – riceverà a nome della famiglia, da Roberta Manfredi il riconoscimento ogni anno dedicato ad un talento, capace di unire alla verve nella commedia, toni e sfumature che toccano il cuore degli spettatori, proprio come sapeva fare Nino Manfredi.
“Sono onorata e commossa di ricevere questo premio per cui ringrazio di cuore i Giornalisti Cinematografici” commenta Paola Minaccioni. “Nino Manfredi è un modello per tutti noi, fatto di quella pasta d’attore che mischia dolce e salato, il mestiere al mistero dell’arte. Che mischia i generi e i colori, mantenendo dovunque una spiazzante verità. E sopra ogni cosa dotato di un’umanità che lo rendeva a tutti familiare. Un’artista con cui ti sembrava di aver scambiato confidenze. Di avere conosciuto a scuola, in campeggio, in ufficio, al bar. Uno che raccontava la tua vita con la sua arte. Un divo umano. Questo riconoscimento significa per me essere nella sua scia, essere sulla buona strada”.

IL PREMIO NINO MANFREDI
Il Premio Manfredi è nato nell’ambito dei Nastri d’Argento con una prima edizione che ha premiato nel 2009 Giuseppe Fiorello e viene assegnato con continuità a Taormina dal 2014. E’ andato a Marco Giallini, Paola Cortellesi, Carlo Verdone e Antonio Albanese, Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniak, Claudia Gerini, Stefano Fresi, Claudio Santamaria, Massimo Ghini, Carla Signoris.

PAOLA MINACCIONI
Da sempre Paola Minaccioni divide la sua carriera fra cinema, teatro, televisione e radio regalando sempre al pubblico uno sguardo irriverente e la sua speciale sensibilità. Al cinema ha lavorato fra gli altri con Matteo Garrone, Fausto Brizzi, Riccardo Milani, Carlo Verdone, Marco Risi, Carlo Vanzina e soprattutto Ferzan Ozpetek con cui ha girato Cuore sacro, Mine vaganti, Magnifica Presenza, Allacciate le cinture e Le Fate Ignoranti – La serie, un sodalizio quasi ventennale, per cui ha vinto il Nastro D’Argento come Attrice non protagonista in Allacciate le cinture che le è valso anche un Ciné Ciak d’Oro e un Globo d’Oro per Magnifica Presenza. In teatro ha appena interpretati due spettacoli one woman show: “La matta di Piazza Giudia. Storia e memoria dell’ebrea romana Elena di Porto” di Elisabetta Fiorito da libro di Gaetano Petraglia (per il festival Ebraica) e “L’Urlo di Roma”, di cui è anche autrice, che dà voce all’anima della capitale attraverso l’opera di Giuseppe Gioacchino Belli e del suo erede contemporaneo Mauro Marè.

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