Cannes, 17 maggio- Con Kinds of Kindness Cannes celebra oggi il grande ritorno di Yorgos Lanthimos e Emma Stone, protagonisti insieme della Mostra del Cinema di Venezia con il film del Leone d’Oro Povere creature!
Il film in tre atti ha il senso di una favola nera (dal prossimo 6 giugno nelle sale italiane con The Walt Disney Company) nei tre episodi in cui tornano con la Stone due candidati all’Academy Award® come Jesse Plemons e Willem Dafoe. Sono tre storie con uno sfiondo noir che indagano il tema della dipendenza attraverso la psicologia di personaggi in qualche modo in cerca di identità e per questo incapaci di sfuggire al controllo psicologico della
loro vita da parte di chi invece gioca proprio sulla gestione di un potere capace di condizionarne comportamenti e scelte.
I protagonisti delle storie? Un uomo incapace di sfuggire al controllo della sua vita che coinvolge perfino il matrimonio, un poliziotto preoccupato dal ritorno di una moglie scomparsa in mare sembri un’altra persona, una donna nelle mani di una setta e del suo perverso leader in cerca con ogni mezzo a trovare una persona destinata a sua volta a conquistare una leadership spirituale. La sceneggiatura originale è scritta da Lanthimos e Efthimis Filippou,
segnando così la loro quinta collaborazione (The Lobster, Il sacrificio del cervo sacro, Dogtooth, Alps). Il film è prodotto tra gli altri dallo stesso Lanthimos che racconta “Abbiamo scritto una storia, dando, alla fine una diversa struttura, in capitoli diversi, rispetto a quella che avevamo pensato inizialmente”. Con lui Filippou “Abbiamo osservato le persone, i comportamenti, i vestiti e le reazioni per creare una storia che sia abbastanza realistica e credibile”. Da Emma Stone, particolarmente felice di aver partecipato a questo film una vera e propria dichiarazione d’amore per l’opera di Lathimos: “Ho amato questa sceneggiatura e il fatto che si sviluppasse in un trittico. Le storie si tessono insieme in un modo non necessariamente chiaro, ma è proprio il filo che le lega a dare continuità e un senso profondo alla storia”