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Il Festival del Cinema di Spello si svela

Spello, 12 febbraio- Manca ormai solo un mese al prossimo “Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema”. La XIII edizione della kermesse dedicata ai professionisti del dietro le quinte si terrà, infatti, dall’8 al 17 marzo prossimi nel borgo umbro, che per dieci giorni tornerà a spalancare le porte al mondo della settima arte in tutte le sue sfaccettature.
A scandire i dieci giorni del Festival saranno le proiezioni gratuite, al Teatro “Subasio” di Spello, di 22 film italiani ed internazionali, 24 documentari, 43 cortometraggi e 12 backstage tra serie tv e film, ma anche tantissimi eventi collaterali pensati per far conoscere al grande pubblico, e soprattutto ai più giovani che saranno protagonisti attraverso diverse iniziative, il meraviglioso mondo del cinema.

L’inaugurazione della XIII edizione è in programma per venerdì 8 marzo, alle 17.30, nella Sala dell’Editto del Palazzo Comunale di Spello, che per l’occasione tornerà a trasformarsi nel Palazzo del Cinema. A seguire si terrà il taglio del nastro delle tre mostre allestite per questo 2024. Tra i numerosi ospiti: il padrino Alessandro Sperduti e la madrina Angela Curri, l’attore Renato Carpentieri, il maestro Fabio Frizzi, il maestro Enrico Melozzi e gli attori Giorgia Gambuzza, Claudia Marsicano, Francesco Castiglione, Francesco Foti, Francesco Patanè e Alessandro Praticò. A loro si affiancheranno, come di consueto, i professionisti che operano dietro le quinte nella realizzazione delle pellicole, ma anche i registi e gli attori che hanno preso parte a diverse delle pellicole in concorso.

Anche quest’anno ci saranno in concorso 12 film italiani. Si tratta di opere prime e non, uscite nell’arco di tutto il 2023. Tra queste “Amusia” di Marescotti Ruspoli, “Non credo in niente” di Alessandro Marzullo, “Mia” di Ivano De Matteo, “Misericordia” di Emma Dante, “Rapito” di Marco Bellocchio, “Dall’alto di una fredda torre” di Francesco Frangipane, “Roma Blues” di Gianluca Manzetti, “La festa del ritorno” di Lorenzo Adorisio, “Golia” di Roberto Marra e Stefano Salvatori, “La guerra del Tiburtino III” di Luna Gualano, “Le mie ragazze di carta” di Luca Lucini e “Mimì il principe delle tenebre”. Previsti, poi, tre premi speciali: quelli assegnati da cinemaitaliano.info, dai giornalisti umbri, dalla stampa nazionale, quest’ultima per l’opera prima e seconda. E ancora il premio per il miglior film italiano che verrà consegnato da una giuria junior composta da un gruppo di studenti tra gli 11 e i 18 anni chiamati a valutare le 12 opere in concorso dopo aver partecipato ad una serie di incontri con critici cinematografici e professionisti del dietro le quinte. Tre le novità, poi, il premio per il miglior distributore cinematografico, il premio Anac, il premio in collaborazione con Premier Film e quello in sinergia con l’Associazione creatori di suoni.

Passando, invece, agli 8 film internazionali, quelli scelti per questa XIII edizione sono: “Anatomia di una caduta” di Justine Triet, “Troppo cattivi” (film d’animazione) di Pierre Perifel, “Il male non esiste” di Ryusuke Hamaguchi, “Il sapore della felicità” di Slony Sow, “Shayda” di Noora Niasari, “Il cielo brucia” di Christian Petzold, “Stella è innamorata” di Sylvie Verheyde e “Ricomincio da me” di Nathan Ambrosioni.

Dodici, poi, i backstage di serie tv e film: “Non ci resta che il crimine” di Sara Albani (Sky Italia), “Un’estate fa” di Alessia Colombo (Sky Italia), “Django” di Alessia Colombo (Sky Italia), “Christian – Stagione 2” di Laura Allevi (Sky Italia), “A casa tutti bene – Stagione 2” di Sara Albani (Sky Italia), “Call my agent” di Sara Albani (Sky Italia), “I delitti del Barlume 10” di Tiziana Cantarella (Sky Italia), “Unwanted” di Sara Albani (Sky Italia), “Mare fuori” di Carmine Elia (coproduzione di Rai Fiction e Fabula Pictures), “Noi siamo leggenda” di Ivan Silvestrini (coproduzione di Rai Fiction e Fabula Pictures), “Un professore – Stagione 2” di Alessandro Casale (coproduzione di Rai Fiction e Banijay Studios Italy) e “C’è ancora domani” di Daniele Santonicola.

Quattordici i cortometraggi finalisti sui 43 selezionati. Dodici i documentari: “Carlo Urbani – Ho fatto dei miei sogni la mia vita” di Riccardo De Angelis e Romeo Marconi, “Tutto è qui” di Silvia Luciani, “Bellezza, addio” di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese, “Quel sabato nero” di Stefano Gabriele e Fausta Speranza, “La grande sfida” di Fedora Sasso, “Francesca Morvillo” di Fedora Sasso, “About last year” di Dunja Lavecchia, Beatrice Surano e Morena Terranova, “Mimmo Lucano” di Vincenzo Caricari, “Il tesoro del castello” di Giorgio Incerti, “Uomini in marcia” di Peter Marcias, “D’Annunzio l’uomo che inventò se stesso” di Francesca Pirani e Stefano Viali e “Ridatemi le mie ossa” di Patrizio La Bella. Tra i riconoscimenti assegnati a questa categoria anche quello conferito dal Centro Sperimentale di Cinematografia al miglior documentario. Cinque i film di animazione: “La notte” di Martina Generali, Simone Pratola e Francesca Sofia Rosso, “Mio blu” di Andrea Maurelli, “Archang3l” di Angelo Mastrolonardo, Federico Starinieri, Riccardo Grilli e Lorenzo Cascini, “Falling Park” di Francesca Curaba e Christian Rosati e “Acufeni” di Lorenza Longhi e Stefano Palovini.

Infine, anche 15 podcast. Fuori concorso: “Pasqualino Settebellezze” di Lina Wertmuller e “Per grazia ricevuta” di Nino Manfredi (entrambe copie gentilmente concesse da CSC – Cineteca nazionale). Il Festival del Cinema di Spello entrerà nelle scuole e lo farà con il progetto “Agenda 2030”, che vede testimonial d’eccezione gli attori Ester Pantano e Francesco Patanè.

Come sempre, anche quest’anno il Festival del Cinema di Spello consegnerà dei premi speciali, a cominciare dal “Premio all’eccellenza” che in questa XIII edizione verrà assegnato all’attore Renato Carpentieri. Ad aggiudicarsi, invece, il premio “Carlo Savina” per l’eccellenza alla musica sarà il maestro Fabio Frizzi. Da quest’anno, poi, l’istituzione di un nuovo riconoscimento alla memoria di Federico Savina, sound engineer e presidente onorario del Festival scomparso lo scorso maggio, fortemente voluto dalla presidente Cocchini e dalla famiglia del maestro Savina. Premio che andrà al maestro Enrico Melozzi.

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