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Torino Film Festival nel segno di John Wayne e Sergio Citti

Roma, 9 novembre- “Il festival di Torino è un evento sentito dalla città e ha al contempo un respiro internazionale. Non è scontata questa cosa. I festival sono anche importanti per avvicinare le nuove generazioni al cinema. Riesce inoltre a essere un festival di film indipendenti, ma al contempo pop. Per questo sta crescendo sempre di più”. A dirlo è Lucia Borgonzoni, sottosegretario a ministero della cultura, alla presentazione della 41esima edizione del Torino Film Festival che si svolgerà dal 24 novembre al 2 dicembre sotto l’egida del Museo Nazionale del Cinema con la direzione artistica di Steve Della Casa.

“Il nostro festival vuole unire passione, cultura e divertimento”, dice Steve Della Casa e poi presenta, nel solco della scorsa edizione, l’immagine guida affidata nuovamente all’artista Ugo Nespolo che declina uno dei più celebri fotogrammi di Sentieri selvaggi di John Ford in cui John Wayne tiene tra le braccia Natalie Wood, celebrando l’omaggio che quest’anno il TFF dedicherà al popolare attore, vera e propria icona del cinema americano classico.
Tanti gli eventi. A cominciare dalla serata d’apertura che si svolgerà alla Reggia di Venaria che, restituita alla sua magnificenza barocca, è diventata uno dei siti culturali più visitati d’Italia, con un ospite d’onore: il maestro Pupi Avati. Con lui anche Micaela Ramazzotti, Neri Marcorè, Lodo Guenzi. Madrina della cerimonia di apertura del TFF sarà l’attrice ed ex modella Catrinel Marlon.

Tanti anche gli ospiti. Da Oliver Stone (che riceverà dal Museo Nazionale del Cinema il Premio Stella della Mole) a Fabrizio Gifuni, da Christian Petzold a Drusilla Foer, da Mario Martone a Barbara Ronchi, da Baloji a Thomas Cailley, da Roberto Faenza a Laura Morante. E molti grandi nomi della musica: Caterina Caselli, Paolo Conte, Kyle Eastwood e Paolo Fresu.. E tanti ritorni: da Takeshi Kitano a Isabelle Huppert.
E poi una retrospettiva su Sergio Citti. “Una retrospettiva che dà il giusto spazio a un regista che viene considerato il succedaneo di Pasolini, quando era molto di più, e con il suo titolo Minestrone mi suggerisce anche come sarà il nostro festival”, sottolinea Steve Della Casa. Che poi aggiunge: “Il nostro è anche un festival di ricerca. Cerchiamo di portare avanti dei film nuovi. C’è una presenza femminile molto importante, ricorrono in molti film la donna e la maternità. Saranno molti anche i documentari italiani. Ci sarà poi una piccola sezione dedicata alle opere prime e un focus sull’Argentina”.

Infine la sezione Crazies. Ideata dal grande Luciano Sovena – scomparso lo scorso 14 maggio, e a lui quest’anno dedicata – la sezione presenta un Concorso di otto opere di cinema di genere fantastico e orrorifico, con il minimo comun denominatore di un’ironia che è sempre stata una delle caratteristiche principali di Luciano. Una selezione di cinema prima di tutto surreale, febbrile, divertente, in cui incubi si intrecciano a satire, allucinazioni lisergiche a crudi sottotesti politici, e in cui l’orrore dialoga con il grottesco o la commedia deformata.

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