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Margherita Buy vola per la prima volta dietro la macchina da presa

Roma, 24 ottobre- “Questo film è nato un po’ così da una mia esperienza. Sono andata a un corso per vincere la paura dell’aereo dopo aver passato anni senza viaggiare. È stato bellissimo per me far parte di questo gruppo e poter condividere una mia paura che avevo sempre tenuto nascosta”. A parlare è Margherita Buy per la prima volta dietro la macchina da presa con Volare. Presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public, il film uscirà in sala nel 2024 distribuito da Fandango.

Attrice di successo, Annabì (Margherita Buy) per tutta la vita ha sofferto di aviofobia, la paura di volare a causa della quale ha dovuto rinunciare a importanti scritture. Ma adesso che sua figlia ha deciso di andare a studiare in California Annabì deve fare qualcosa e si iscrive a un corso all’aereoporto di Fiumicino. Autrice della sceneggiatura insieme a Doriana Leondeff e Antonio Leotti, la Buy esordisce dunque alla regia con una commedia per la quale prende ispirazione dalla propria dichiarata fobia di volo.
Nel cast, oltre alla stessa Margherita Buy, anche Anna Bonaiuto, Giulia Michelin, Euridice Axen, Francesco Colella e Elena Sofia Ricci.

“Ci ho messo un po’ di cose mie un po’ non mie- racconta-. Ho fatto un salto nel vuoto e ho deciso di buttarmi nella regia. Il corso è servito. A ridosso l’ho preso l’aereo, adesso dovrei rifare forse un ripassino. Mi piace la commedia. Anche se faccio spesso film drammatici. Ma nella commedia puoi anche mettere tanti generi, intimistici e così via”.

E poi ancora: “Mi sono divertita a prendere un po’ in giro la figura del critico cinematografico. Spesso mi hanno rovinato i primi anni della mia carriera. Sono una persona nevrotica e ho cercato di non esserlo sul set per non mettere una brutta atmosfera. Per ogni attore ho cercato di costruire un personaggio anche questa per me è stata una sfida”.
Nel film anche Anna Bonaiuto, nei panni di una terribile agente. “Gli agenti che ho avuto per fortuna non sono così. È una commedia piena di grazia, che poi è quella propria di Margherita. È stata bravissima a fare un’opera prima parlando di qualcosa che lei conosce. Sapeva quello che voleva”, conclude l’attrice.

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