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Venezia, Liliana Cavani e la sua riflessione sul tempo

Venezia, 31 agosto- E se scoprissimo che il mondo potrebbe finire nel giro di poche ore? È una riflessione sul tempo il nuovo film di Liliana Cavani, presentato fuori concorso a Venezia 80.
Tratto dal libro L’ordine del tempo di Carlo Rovelli e scritto dalla stessa Cavani insieme a Paolo Costella, il film dall’omonimo titolo racconta la storia di un gruppo di amici di vecchia data che, come ogni anno, si ritrova in una villa sul mare, a Sabaudia per l’esattezza, per festeggiare un compleanno. Da quel momento, il tempo che li separa dalla possibile fine del mondo sembrerà scorrere diversamente, veloce ed eterno, durante una notte d’estate che cambierà le loro vite.

Nel cast: Alessandro Gassmann, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Ksenia Rappoport, Richard Sammel, Valentina Cervi, Fabrizio Rongione, Francesca Inaudi Angeliqa Devi, Mariana Tamayo, Alida Baldari Calabria.
“È una situazione che ci permette di riflettere sul tempo, abbiamo paura di quello futuro, ci scordiamo di quello passato. Il tempo convive con noi. Abbiamo un orologio per stanza e siamo perseguitati dal tempo. È stato un’occasione per parlarne in lungo e largo”, racconta la regista.

Ed Edoardo Leo commenta: “La storia di questo personaggi ci si è appiccicata addosso. Abbiamo vissuto un mese in questo posto a Sabaudia e inevitabilmente ci siamo posti le domande dei nostri personaggi. Lavorare con Liliana è stato sorprendente perché ha un modo molto lento”. Mentre Claudia Gerini: “Questa esperienza è stata formativa per tutti noi. La femminilità è stata declinata in tantissime forme. Il mio personaggio abbraccia tutti questi amici. Liliana è una regista in ascolto e curiosa, che lavora senza fretta”. E Ksenia Rappoport: “Sono grata a Liliana che mi ha fatto interpretare questo ruolo di Paola. Una donna che alla fine del film ritrova se stessa e scopre che i suoi sentimenti sono importanti”.

In serata Liliana Cavani ha ricevuto il Leone d’Oro alla carriera. “La mia prima volta a Venezia, tanti anni fa, presentai un documentario sul processo ai collaboratori dei nazisti. Avevo molto materiale fotografico. Erano le prime cose in cui si parlava della Seconda Guerra Mondiale. Ho fatto lettere antiche e conoscevo di più la guerra del Peloponneso della Seconda Guerra Mondiale. È assurdo c’è qualcosa che non funziona nel programma scolastico. Sono successe cose terrificanti: 9 milioni di morti nei campi di sterminio. Il mio cinema seguente penso che abbia risentito di questo mio passaggio attraverso la storia”.

E poi sul momento più brutto e quello più bello dice: “Quello che mi è piaciuto meno è stato vedere l’apertura di alcuni lager. Bisognerebbe prendere i negazionisti e legarli a una poltrona e mostrargli i fatti perché si fa poca storia. Le guerre sono diventate sempre più criminali e questo purtroppo a scuola non ce lo racconta nessuno. Oggi forse è il momento più bello della mia carriera. C’è il mio produttore che si è lasciato andare a fare questo film e ha deciso di provarci. Mi sono trovata molto bene con questo gruppo di attori e attrici come se li conoscessi da prima. Ho trovato grande sintonia con tutti. C’è stata un’atmosfera di leggerezza e curiosità che era quello che mi premeva”. Infine conclude: “In ogni film ci ho messo interamente quello che ero in quel momento”.
Prodotto da Diana Production, Vision Distribution, con Rai Cinema, il film L’ordine del tempo uscità nelle sale il 31 agosto distribuito da Vision.

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