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Cannes 76: Palma francese, niente premi all’Italia

Cannes 27 Maggio- (red.Cin.) – Niente premi all’Italia nonostante l’ottima accoglienza per tre autori in concorso come Marco Bellocchio,Nanni Moretti e Alice Rohrwacher: alla Francia  la Palma d’Oro  con Anatomy of a Fall di Justine Triet, per The Zone of Interest di Jonathan Glazer il Grand Prix della Giuria.  Inside the Yellow Cocoon Shell di Pham Thien An migliore opera prima con il premio Camera d’Or e, ancora Premio per la migliore regia al vietnamita naturalizzato francese Tran Anh Hùng per La Passion de Dodin Bouffant. Un verdetto annunciato forse solo per Glazer nella conclusione della 69.ma edizione del Festival più importante del mondo che si chiude con la Palma d’oro al film francese  e completa  il palmarès  con Fallen Leaves di Aki Kaurismäki, Premio della Giuria e a Yuji Sakamoto per il film Monster di Hirokazu Kore-eda.

“Abbiamo avuto delle discussioni intense e divertenti. Eravamo esausti alla fine”. Ha commentato  il Presidente di Giuria Östlund. “Un film deve creare dibattito. Non essere relegato nei cinema, ma uscire nelle strade e se i film di quest’edizione hanno coinvolto il pubblico, è stata un’esperienza collettiva: vivere quest’esperienza con il pubblico del Grand Théâtre Lumière è quello che dovrebbe essere il cinema”. E ancora, sul verdetto finale: “Per noi non è stato facile scegliere, non so come è stato negli anni passati ma abbiamo dovuto combattere per i film in cui credevamo.”

La vincitrice, per la cronaca, non ha risparmiato dichiarazioni polemiche per il governo francese in un “Paese che è stato attraversato da una storica, fortissima, unanime sfida alla riforma delle pensioni”. Il ‘governo neoliberista’ di Emmanuel Macron, ha detto Triet ritirando il Premio è per ‘la mercificazione della cultura’ a scapito dell’eccezione culturale francese,la stessa senza la quale oggi non sarei qui”. Sorpresa e onorata “come donna” per la Palma d’oro al suo film la regista è la terza a ottenere la Palma d’oro nella Storia di Cannes, dopo Jane Campion 30 anni fa con Lezioni di piano e Julia Ducournau  con Titane (2021).  Nei commenti del giorno dopo Tran Anh Hùng premiato per La Passion de Dodin Bouffant ha ringraziato Juliette Binoche “con la sua presenza di star straordinaria” e con lei il talento di Benoît Magimel concliudendo: “il soggetto della gastronomia è la sensualità, una sorta di musicalità del film”.

Premiato per Fallen Leaves che vedremo in Italia con Lucky Red Aki Kaurismäki ha concluso il suo messaggio gridando con entusiasmo dal palco del Festival: “Sono felice di continuare a far vivere il cinema: twist and shout!”.  E al grande musicista del film, recentemente scomparso Yuji Sakamoto premiato per il film Monster di Hirokazu Kore-eda ha dedicato una riflessione affettuosa: “Con lui c’è stata una collaborazione fruttuosa, senza la quale” ha detto  “non sarei qui stasera. Questo film è stato come la ricerca di un amore, è stata una ricerca nella scuola, nella pedagogia: per me un’esperienza straordinaria”.

Dall’attrice Merve Dizdar premiata per il film About Dry Grass di Nuri Bilge Ceylan una dedica “a tutte le donne che resistono e sopravvivano alle difficoltà: le donne combattono, e chi combatte è chi esiste e dà senso alla storia”. Kōji Yakusho miglior attore per Perfect Days di Wim Wenders, non ha trattenuto ‘l’emozione per il premio al suo protagonista, che dal palco afferma: “Harayama, un personaggio magnifico, per cui ringrazio Wim Wenders”. La presidente di Giuria, Anaïs Demoustier ha consegnatoil Premio alla migliore opera prima con un lapsus ch ha suscitatio iìun po’ di ironia in sala: ha infatti annunciato il Premio come “Palma d’oro”, ricordando per sdrammatizzare, la gaffe di Spike Lee che nel 2021, si fece sfuggire prima del tempo il nome del vincitore assoluto (era Titane di Julia Ducournau).

“I film di questa edizione hanno coinvolto il pubblico, è stata un’esperienza collettiva. – ha continuato il presidente di Giuria – Con il film che ha vinto la Palma d’Oro (Anatomy of a Fall) c’è stata decisamente un’intensa proiezione. Vivere questa esperienza con il pubblico del Grand Théâtre Lumière è quello che dovrebbe essere il cinema. Guarderò con curiosità a questo film, spero che abbia una grandiosa vita dopo Cannes. Credo che la line up fosse molto forte. La competizione era molto difficile. Per noi non è stato facile scegliere, non so come è stato negli anni passati, per me è la prima volta. Abbiamo dovuto combattere per i film in cui credevamo.”

Hanno fatto parte della Giuria la regista marocchina Maryam Touzani, l’attore francese Denis Ménochet, la sceneggiatrice e regista anglo-zambiana Rungano Nyoni, l’attrice premio Oscar Brie Larson, l’attore americano Paul Dano, l’autore afghano Atiq Rahimi, il regista e sceneggiatore argentino Damián Szifrón e la regista francese Julia Ducournau (Palma d’Oro 2021).

 

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