
Roma, 27 luglio (Fr. Palm.) – Con tanto (buon) cinema italiano e un nuovo sguardo sulla realtà virtuale, la Mostra di Venezia si prepara alla sua 74.ma edizione (30 agosto/9 settembre) e gioca un doppio poker di film nazionali, nelle due sezioni competitive: in concorso a Venezia 74 ci sono Ella & John – The Leisure Seeker di Paolo Virzì, Ammore e malavita dei Manetti Bros, The Whale (Hannah) di Andrea Pallaoro e Una famiglia di Sebastiano Riso, mentre di “Orizzonti” fanno parte Nico di Susanna Nicchiarelli, Brutti e cattivi di Cosimo Gomez, La vita in comune di Edoardo Winspeare e Gatta Cenerentola di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone.
Il direttore della Mostra Alberto Barbera, affiancato dal presidente della Biennale Paolo Baratta, sottolinea come sia migliorato lo stato di salute del nostro cinema: “Ho lamentato, negli anni scorsi, lo scarto tra quantità e qualità delle opere della nostra cinematografia – dice – Quest’anno affermo l’opposto, ci tanti film interessanti e c’è tanta qualità. E molti sono i giovani autori che hanno firmato esordi incoraggianti, alla ricerca di nuovi modelli espressivi, senza fare la solita commedia, nè il solito cinema autoriale”. Secondo Barbera, siamo di fronte a “un cambio generazionale, a una Nouvelle Vague di registi che schiera film diversi tra loro e cerca anche un dialogo con il pubblico. La Mostra ha dato attenzione a tutte queste voci, senza dimenticare ovviamente i nomi già affermati”.
È così, dunque, che in Venezia 74 troviamo Paolo Virzì con il suo primo film internazionale – un on the road che promette emozioni, con Helen Mirren e Donald Sutherland – insieme a Andrea Pallaoro, trentino d’origine ma americano d’adozione, che ha diretto Charlotte Rampling facendo un intimo ritratto di una donna che non riesce ad accettare la realtà. E se i Manetti Bros puntano sui generi e sull’intrattenimento, Sebastiano Riso affronta un tema sociale serio e universale, ossia il diritto, di tutti, di avere una famiglia.
Panorama variegato anche in “Orizzonti”: si va dall’animazione presente grazie a Gatta Cenerentola, rivisitazione moderna con licenze personali della fiaba di Basile, al grottesco Brutti e cattivi, su una banda di criminali disabili, con Claudio Santamaria e Marco D’Amore come non li abbiamo mai visti; così come si passa dalla Puglia di Edoardo Winspeare e dal piccolo paese immaginario di Disperata all’America di Susanna Nicchiarelli, che rende omaggio alla “Sacerdotessa delle Tenebre”, come fu soprannominata, ovvero la modella e cantante dei Velvet Underground.
Il nostro paese anima anche il fuori concorso: tra gli Eventi Speciali, Gianni Amelio racconta il terremoto di Amatrice dello scorso agosto con Casa d’altri, mentre tra le pellicole di fiction Antonietta De Lillo presenta Il signor Rotpeter, con Marina Confalone che rilegge Kafka, Francesco Patierno Diva!, in cui nove attrici vestono i panni di Valentina Cortese, e Silvio Soldini Il colore nascosto delle cose, con Valeria Golino nel ruolo di una non vedente e Adriano Giannini. Tra le opere non di fiction, Abel Ferrara, in Piazza Vittorio, ha intervistato abitanti di varie etnie del quartiere Esquilino di Roma. La Sicilia è invece protagonista di Happy Winter di Giovanni Totaro, documentario sulla nota spiaggia di Mondello.
Nella sezione “cinema nel giardino”, ci sono Manuel di Dario Albertini, Controfigura di Rä Di Martino, Nato a Casal di Principe di Bruno Oliviero e le prime due puntate della prima serie italiana prodotta da Netflix, Suburra, in cui recita anche Alessandro Borghi, “padrino” di questa edizione.
Quella 2017 è una Mostra che parla molto la nostra lingua. Ma parla anche la lingua della tecnologia: debutta quest’anno un concorso per opere girate in forma di realtà virtuale, una novità di cui Barbera è orgoglioso: “Si tratta di un settore di sperimentazione e di ricerca che si imporrà, frequentato da molti registi, che esprime tutta la sua potenzialità. Abbiamo selezionato 22 film sulle 106 proposte che ci sono arrivate”. La sezione “Virtual Reality” avrà anche un suo spazio: l’isola del Lazzaretto Vecchio.