
Venezia, 30 agosto (Fr. Palm.) – Una donna tra le donne: Annette Bening, nel ruolo di presidente di giuria, è pronta per valutare le opere in concorso di Venezia 74, molte delle quali hanno firme al femminile. Ma lei afferma di non badare alle quote rosa: “E’ fantastico che mi sia stato chiesto di essere qui, ma non ho contato i film delle registe donne e non ho accettato l’incarico dal direttore Barbera per questa motivazione”.
E aggiunge: “E’ vero che ad Hollywood c’è un atteggiamento sessista, ma credo che le cose stiano cambiando. Più facciamo film che parlano a tutti e meglio sarà, perché come donne dobbiamo essere astute e creative noi per prime. C’è ancora tanta strada da fare in termine di parità, ma la direzione è giusta”.
A prendere parola nella tradizionale conferenza stampa di presentazione delle varie giurie della Mostra – tra i giurati italiani delle diverse sezioni, ricordiamo Gianni Amelio, Jasmine Trinca, Giuseppe Piccioni e Ricky Tognazzi – è anche John Landis, alla guida della giuria della neonata competizione dedicata alla realtà virtuale. Il regista è contento e incuriosito di ciò che lo aspetta: “Siamo davanti ad una nuova arte – dichiara – La vera differenza è che nel cinema, come nel teatro, nell’opera e nella pittura, il cinesta comunica dove guardare e come è la luce, mentre nel virtuale puoi guardare dove vuoi tu. Voglio imparare cose su questo nuovo strumento, vedere come gli artisti lo usano. Man mano che scoprirò novità, ve le farò sapere”.