
Roma, 15 settembre (Fr. Palm.) – Coppie consolidate e coppie nuove si uniscono in Prima di lunedì di Massimo Cappelli: il regista, dopo Il giorno più bello e Non c’è 2 senza te, ritrova per la terza volta Fabio Troiano nel ruolo di sceneggiatore e interprete e dirige insieme Vincenzo Salemme e Sandra Milo, che non avevano mai condiviso fino ad oggi lo stesso set. A completare il cast del film, in sala dal 22 settembre con Koch Media, ci sono, tra gli altri, anche Martina Stella, Andrea Di Maria e Sergio Muniz.
Il mix di attori è senza dubbio inedito e originale per quello che Cappelli ha definito “Un road movie esistenzialista, in cui ogni personaggio compie un percorso emotivo dentro sè, raggiungendo un obiettivo. Per noi era importante questo aspetto, perchè il pubblico può identificarsi”.
Il viaggio dei protagonisti ha inizio quando il destino, tra le strade di Torino, fa incontrare (o meglio scontrare…) la macchina di Carlito, un ladro d’arte orgoglioso di essere italiano, dai modi duri ma in fondo dal cuore buono, con quella di due amici inseparabili. La colpa è dei ragazzi, i danni da pagare sono alti e Carlito ha bisogno di qualcuno che possa portare un uovo di Pasqua “misterioso”, con chissà qualche sorpresa, dal Nord al Sud, in Campania. A chi rivolgersi, se non a loro, che accettando la proposta eviterebbero così di pagare? La “missione” diventa però più complicata del previsto, perchè l’uovo finirà in mani sbagliate e perchè dalla Francia piomba lì una signora di 80 anni che dice di essere la fidanzata di uno dei due amici, che si è invaghito di lei dopo aver visto alcune foto su Facebook… peccato fossero foto molto, molto datate…
“Quando Fabio mi ha fatto leggere il soggetto, ho pensato che fosse strambo e avrebbe potuto funzionare – afferma Cappelli – Abbiamo scritto la sceneggiatura ma i tempi non erano maturi, quindi abbiamo girato prima Non c’è 2 senza te e il suo successo ha poi permesso di mettere in piedi questo film”.
Troiano spiega che al centro della storia “ci sono le relazioni umane: sono come degli elastici che si tendono e si riavvicinano, avendo sempre un filo che li unisce. L’episodio dell’uovo invece è vero, ne è stato rubato uno di dinosauro in un museo, anni fa. Quando ci è tornata alla mente la notizia, ci è sembrato un buon punto di partenza”.
L’intenzione, sottolinea Cappelli, “era provare a fare qualcosa di diverso, con un respiro internazionale ma che affondasse nell’italianità. Nel personaggio di Carlito abbiamo trasferito l’orgoglio delle cose del nostro paese, affidandogli delle battute contro l’Europa proprio per far riscoprire le radici che abbiamo perso. Ci siamo divertiti a lavorare per eccesso, giocando col paradosso perché lui è un delinquente e quindi le sue frasi vanno interpretate con lo spirito giusto”. “Di solito – aggiunge – nelle commedie si spara a zero contro i nostri vizi e ci sembrava curioso, oltre che buffo, trovare un malvivente che elogia l’Italia”. Conferma Salemme: “Si tratta di una commedia che esaspera nevrosi e tensioni, non è trattato sociale che mira a criticare. Non siamo contro l’Europa, vogliamo solo ridere della paura di perdere l’italianità”.
L’attore parla poi con entusiasmo del lavoro accanto alla Milo: “Sandra è un gigante, un manifesto vero del femminismo, inteso come piacerebbe a me – dice – E’ intelligente e ironica, smonterebbe un imbecille con una risata”. L’attrice ricambia gli elogi: “Vincenzo sa rendere meraviglioso tutto ciò che tocca, è un artista. E io sono contenta di aver recitato con lui in questa che è una commedia elegante, di quelle che si facevano una volta”.
“Sono felicissimo di aver avuto tutti questi attori – interviene Cappelli – Uno dei rimproveri ai nostri film è che si fanno sempre con le stesse facce, mentre per noi è stato un piacere mettere insieme un cast così eccentrico e curioso”. E anche allegro, come conclude Martina Stella: “La difficoltà più grande è stata non ridere, durante ogni ciak”.