
A Michele Riondino è andato il Premio Volonté 2017 al festival di La Maddalena: “Gian Maria era il migliore. Io sono solo un allievo”, ha detto , a “La Valigia dell’Attore”, ricevendo il riconoscimento dalle mani di Jasmine Trinca che aveva ottenuto lo stesso premio nel 2015.
L’attore ha voluto sottolineare l’importanza della figura di Volonté nella sua formazione culturale, quale riferimento imprescindibile del fare cinema in coerenza con i propri ideali: “Questo è un luogo speciale, in cui ci si incontra e si riflette sul ruolo dell’attore, non solo in quanto tale ma anche come cittadino. Gian Maria era il migliore di tutti, in Italia, in Europa, forse nel mondo. Io posso solo esserne un allievo. E ci ha insegnato che la condivisione, la voglia di partecipare ad un progetto è al centro della nostra arte”.
Nella motivazione del premio, elaborata dai critici cinematografici Boris Sollazzo, Enrico Magrelli e dal Professore Fabrizio Deriu, si legge anche “Prendere in prestito la vita da chi si muove, parla, soffre intorno a te e restituirla su un palcoscenico o sullo schermo con rispetto, partecipazione e con indignazione, quando è opportuno, quando è richiesto da un copione o da una scelta etica. Una delle grandi qualità di Michele è quella di essere radicato, come cittadino e come attore, nel presente È, in questo momento, l’interprete più eclettico, capace di cambiare pelle e anima”.