
Cannes, 26 maggio – Viaggia tra i generi un inedito Francois Ozon con L’Amant Double, presentato a Cannes 70 in concorso tra applausi e fischi, dividendo la platea: il regista si muove tra horror, mistery, erotismo e melodrammma, per raccontare una torbida relazione sentimentale.
Il film, che in Italia uscirà con Academy Two, ha per protagonista una donna, Chloe (Marine Vacht), giovane depressa che decide di affidarsi ad una psicoterapia. Dopo poche sedute, si innamora del suo affascinante psicanalista (Jeremy Renner) e i due decidono di abitare insieme. Ma Chloe scoprirà che il suo amante nasconde una parte della sua identità, forse un gemello maledetto…
L’idea del film, del cui cast fa parte anche Jacqueline Bisset, è letteraria: “L’ispirazione è nata dalla lettura di Lives of Twins, romanzo dell’autrice americana Joyce Carol Oates, un breve mistery psicologico che lei ha scritto sotto lo pseudonimo di Rosamond Smith”, spiega Ozon, che in quest’opera – che probabilmente colpirà il presidente di giuria Almodovar – ha fatto espliciti riferimenti ad autori come Cronenberg, Polanski, Hitchcock e Brian De Palma.
“E’ un film di genere, che gioca con i codici, manipola lo spettatore ed è certamente molto diverso da Frantz che era invece un classico. Qui mi sono spinto molto oltre”, dice ancora il regista, che ha diretto la sua 17.ma pellicola. “A differenza di tanti miei colleghi, io mi diverto molto a lavorare e non soffro sul set – sottolinea – Per me è normale fare un film l’anno e poi ho sempre qualcosa da raccontare”. Numerose le scene erotiche: “Le scene di sesso erano tutte scritte e molto coreografate – dichiara – Gli attori le hanno provate a lungo, prima vestiti. Tra loro è nata per fortuna sintonia e non antipatia, come accade più spesso di quanto si possa immaginare”.