
Roma, 20 febbraio – Per Roberto Cicutto, presidente di Luce Cinecittà, che distribuisce Fuocoammare nelle sale, “il trionfo berlinese del film di Gianfranco Rosi è frutto di un equilibrio fatto del talento e della generosità dell’autore, della sensibilità del cinema pubblico (Mibact, Istituto Luce Cinecittà, Rai Cinema), della forza della produzione indipendente (21Uno Film, Stemal Entertainment), dell’appeal internazionale (coproduzione con i francesi Les Films d’Ici e ARTE). Decine di paesi hanno già acquistato il film. E questo avviene dopo significative affermazioni anche internazionali di numerosi altri titoli. La nuova legge per il Cinema mette a disposizione più fondi. Facciamo tesoro di queste esperienze perché vengano impiegati sempre meglio nella convinzione che il cinema e l’audiovisivo italiano sono una ricchezza non effimera per il paese”.
L’Orso d’oro a Gianfranco Rosi ”ci riempie di gioia e di orgoglio – sottolinea Paolo Del Brocco, a.d. di Rai Cinema – è la conferma del suo grande talento e della forza del suo sguardo sulla realtà così personale. Rosi vince ancora una volta con un film documentario il confronto con i più grandi registi di tutto il mondo, questa è una vittoria dell’Italia in campo internazionale”. Per Rai Cinema, che ha coprodotto il film insieme a Donatella Palermo e a Istituto Luce – Cinecittà, ”e che da anni segue e sostiene il talento creativo di Rosi, Fuocoammare rappresenta in modo esemplare la nostra visione di servizio pubblico nel cinema. Perché è un film di grande qualità artistica che entra con una straordinaria puntualità nel vivo di una riflessione sociale e politica globale sui nuovi fenomeni migratori. Affronta temi di forte attualità sui quali tutte le politiche nazionali ed europee oggi si interrogano, e lo fa con i mezzi di un artista che non propone né suggerisce soluzioni, ma racconta la complessità di vicende umane e sociali che si confrontano drammaticamente nel piccolo territorio di Lampedusa.
In questo senso l’isola di Lampedusa diventa un confine geografico e simbolico cruciale, e portare a Berlino, nel cuore dell’Europa politica ed economica, le piccole storie degli abitanti dell’isola e le grandi tragedie dei migranti sbarcati o salvati dal mare, significa mostrare in tutta la sua dimensione la difficoltà e la complessità del dramma migratorio che stiamo vivendo. Fuocoammare, frutto di un’ottima collaborazione tra risorse e istituzioni pubbliche (Rai Cinema, Istituto Luce-Cinecittà, MIBACT), racconta una storia che tocca ogni coscienza, che riguarda tutti noi. E’ il tempo, questo, della responsabilità nel quale tutti siamo chiamati a fare la nostra parte, anche il cinema”.
“Questo premio, meritatissimo – aggiunge Nicola Claudio presidente di Rai Cinema – darà ancora più forza alle voci deboli e alle storie mute dei protagonisti dell’immenso dramma umano che si sta consumando sotto i nostri occhi”.