
Roma, 20 marzo (Fr. Palm.) – Un film sul calcio “sano” e su tifosi pacifici che amano la propria squadra e rappresentano il lato buono di questo sport, contrapposto alla violenza che spesso domina la cronaca: Roberto Capucci esordisce al cinema con Ovunque tu sarai, road movie che schiera in campo un pallone e una storia d’amicizia e di sentimenti.
Il film, nelle sale dal 6 aprile, ha per protagonisti Primo Reggiani, Ricky Memphis, Francesco Apolloni e Francesco Montanari. Completa il cast Ariadna Romero, mentre Bruno Giordano, il calciatore, appare in un cameo.
Francesco, Carlo, Loco e Giordano, amici da una vita, partono da Roma direzione Madrid per festeggiare l’addio al celibato di Francesco ma soprattutto per fare, come successo già altre volte, un viaggio insieme. In realtà il viaggio è anche un pretesto per andare a vedere la propria squadra del cuore in trasferta in Champions League. Nel loro percorso incrociano quello di Pilar, una splendida cantante spagnola che, inconsapevolmente, porta scompiglio all’interno di un gruppo affiatato favorendo, tra imprevisti, risate e situazioni rocambolesche, anche il venire a galla di diversità, insicurezze e parole mai dette. Al loro ritorno nulla sarà più come prima.
Come spiega Capucci, “Il film racconta il vero ruolo dei tifosi, che è quello di seguire la squadra del cuore e scherzarci, senza spaccare stadi e usare violenza. Tra l’altro, il 90% dei tifosi è così, ma è la minoranza non sana a fare notizia”. Il calcio, precisa poi, “è solo la cornice della vicenda, il pretesto per unire due generazioni, il cui punto di incontro naturale è lo stadio. Volevo raccontare l’amicizia tra un gruppo di uomini, ma anche l’amore. La donna anche è un pretesto, per decidere di cambiare vita”.
Memphis, accorato tifoso della Roma, condivide: “Il film celebra l’amore tra gli amici e anche tra uomo e donna. Non ha la pretesa di rappresentare tutti i tifosi, ma degli uomini in viaggio che sono delle persone, ancor prima che dei tifosi”.
Se anche Reggiani tifa Roma, Montanari è l’unico a non aver avuto mai avuto il pallino del calcio: “Anche se ho punti in comune con il mio personaggio, il rapporto con questo sport è nato ora, con il film – dice – Ho avuto modo di scoprire l’aspetto bello e passionale di un amore onesto, ho visto che c’è del reale sentimento verso una squadra”.
Per Apolloni, che ha scritto la sceneggiatura con il regista, “il calcio ha a che fare con la ritualità e andare ad un derby è una delle più grandi emozioni. Quanto al film, la trasferta è la bella opportunità per far svelare ai protagonisti un segreto e il senso del viaggio on the road è proprio questo”.
Infine, Capucci esprime tutto il suo amore per la Roma: “E’ la squadra più romantica di sempre e questo amore cresce nelle sconfitte – afferma – Ha una storia travagliata ma riceve fedeltà indiscussa dai tifosi”.