
Roma, 5 agosto – Nel suo prossimo film Maria Sole Tognazzi non racconterà solo le donne ma punterà il suo obiettivo su una storia di fratelli e, soprattutto, uscirà dall’Italia per una
storia ambientata, in parte, anche in Scandinavia. L’anticipazione a Lampedusa in chiusura del’incontro dedicato al cinema delle donne promosso dalla rivista di Luce Cinecittà 8½ “Entro subito, tornando da Lampedusa, nella fase di scrittura ancora una volta con Francesca Marciano e Ivan Cotroneo” ha annunciato Maria Sole Tognazzi che, pur non avendo in mente una storia segnata da riferimenti autobiografici ha parlato anche della sua famiglia, allargata e molto
cinematografica, dopo aver riproposto al Vento del Nord il documentario Ritratto di mio padre, dedicato alla storia di Ugo Tognazzi ma anche di una stagione irripetibile del cinema
italiano. Nel dibattito, sul palco de Il Vento del Nord, un confronto sul ‘Femminile plurale’ del cinema italiano con Donatella Finocchiaro, che da regista ha tra l’altro firmato un
documentario dedicato a Catania, ed è arrivata a Lampedusa protagonista del film di Francesco Bruni Tutto quello che vuoi che ha concluso la serata de Il Vento del Nord.
All’incontro ha partecipato anche la regista francese di origine algerina Nadia Kibout che sarà tra l’altro nella prossima giuria di Migrarti, l’iniziativa promossa dal MiBACT per la quale Vento del Nord ha proposto ieri sera No borders di Haider Rashid, per la prima volta presentato in un luogo simbolo dell’immigrazione come Lampedusa.