
Roma, 16 giugno (Fr. Palm.) – Il mondo del cinema, della musica e dello spettacolo dice no alla guerra e si unisce a protezione dei bambini con l’iniziativa “Every child is my child”, nata dopo l’attacco chimico dello scorso 4 aprile, a Khan Shaykhun, in Siria. Il giorno dopo l’evento tragico, un gruppo di artisti ha postato un video in cui ciascuno, mostrando l’hashtag #EVERYCHILDISMYCHILD, richiedeva con urgenza l’intervento diplomatico degli organismi internazionali a tutela dei bambini nei territori di guerra.
All’iniziativa, che ha l’obiettivo di svolgere attività per finanziare progetti a sostegno dell’infanzia proprio in quelle aree di crisi, hanno aderito in tantissimi: tra gli altri, Andrea Bosca, Massimiliano Bruno, Paolo Genovese, Edoardo Leo,Vinicio Marchioni, Vittoria Puccini, Tosca D’aquino, Diane Fleri, Martina Colombari, Paola Minaccioni e Daniele Silvestri.
Il progetto ha preso vita ed è stato presentato alla stampa alla Casa del Cinema, con l’annuncio dei passi concreti che ci saranno: il primo è “Every child is my child – Live for Syria”, il 5 agosto al Parco Archeologico di Vulci (VT), sede di un raduno con il pubblico, una festa, un concerto e tanti laboratori. E ancora, da realizzare insieme c’è la Plaster School, una scuola elementare per i bambini siriani profughi sul confine turco-siriano, mentre a Natale la casa editrice Salani pubblicherà una raccolta di storie vere e magiche incentrate sul tema della felicità e della spensieratezza nella prima parte della vita. Autori delle storie sono Claudio Bisio, Fedez, La Pina, Luca Argentero, Martina Colombari, Paolo Calabresi, Violante Placido.
In occasione della prossima edizione della Festa del Cinema di Roma, inoltre, due gli appuntamenti: la tradizionale serata di raccolta fondi a Cinecittà in chiusura della Festa che coniuga cinema e solidarietà, ideata e promossa da Désirée Colapietro Petrini e nell’ambito di Alice nella città, sono previsti incontri e letture ad alta voce organizzati in collaborazione con Salani, rivolti ai ragazzi e alle scuole per diffondere consapevolezza sul tema della guerra in Siria.
È di Anna Foglietta il merito di aver acceso la scintilla del progetto e di aver lanciato l’idea di un gruppo unito: “Dopo l’ennesimo attacco ai bambini, abbiamo creato Banda larga, non un movimento ma un pensiero che accompagna le persone nella vita – dice l’attrice – Il concetto è che ogni bambino è nostro ovunque e nostro è il dovere di alzare la voce contro la guerra. Dopo il video con l’hashtag sono partite le campagne social e il nostro impegno non si limita ad oggi, perchè vogliamo sostenere varie cause ogni anno, in una parte ultima del mondo”.
Vinicio Marchioni sottolinea che “una cosa simile forse non era mai successa in Italia. Il gruppo è cresciuto da 10 a 240 persone, diverse tra loro ma che riescono a dialogare e a fare qualcosa di pratico”.
Per Massimiliano Bruno, “grazie al nostro mestiere, abbiamo la possibilità di farci ascoltare dai giornalisti e media e questo è un punto di forza. Siamo tanti e uniti per far capire cosa fare per il pianeta”.
Andrea Bosca, che si è schierato in prima linea, molto operativo, spiega: “Si tratta di un’uscita di cuore, fatta da bambini che siamo tutti noi in primis, che così concretizziamo i nostri sogni”, afferma, mentre Paolo Genovese aggiunge quanto tutto ciò “sia qualcosa di necessario che nasce da dentro. Tutti spingono tantissimo e prendono iniziative e ad unirci è la voglia di essere concreti. La nostra filosofia è individuare iniziative possibili”.
Rai Radio2 è partner dell’iniziativa: a sostegno dell’evento saranno realizzate 4 puntate speciali di ‘Non è un paese per giovani’ in versione estiva, condotta da Max Cervelli e Mauro Casciari dal lunedì al venerdì alle 12.