
Roma, 2 Febbraio (red. Cin.)- Via agli incontri di Anica Talk con un focus su Mediaset e il cinema italiano – Film, personaggi, avventure raccontati in un volume curato da Gianni Canova e Rocco Moccagatta (Mondadori), che ha dato spunto ad una vera e propria reunion di protagonisti e manager del cinema che hanno vissuto quella storia, lunga circa 600 film, condividendone momenti di grande successo e di svolta come Enrico Vanzina, Domenico Procacci, Paolo Genovese che ne hanno ripercorso le tappe con i manager Federico Di Chio e Giampaolo Letta. Un racconto
seguito da una platea di studenti di Anica Academy, Medusa Film, Netflix, Rai, Paramount e Vision Distribution.
Introdotta dal Presidente Anica Francesco Rutelli la presentazione del libro, che cita in copertina l’Oscar® a La grande bellezza di Paolo Sorrentino – con la foto di Toni Servillo nell’iconico look di Jep Gambardella- è stata condotta Rocco Moccagatta, con un videomessaggio di Gianni Canova. A Enrico Vanzina che è stato, con il fratello Carlo, uno dei grandi protagonisti dei tempi d’oro della Penta (quando ancora Vittorio Cecchi Gori collaborava con Silvio Berlusconi) il compito di rompere il ghiaccio ricordando le frizioni tra i due grandi imprenditori e i giorni in cui- ha raccontato- Berlusconi lo pregò di “fare da cuscinetto” tra i due. Domenico Procacci ha ricordato l’esordio da brivido di quegli anni con un film che fu allora un “flop da dimenticare” come La bionda di Sergio
Rubini seguito nel tempo da successi come Radiofreccia di Luciano Ligabue e L’ultimo bacio di Gabriele Muccino. Con Paolo Genovese una sottolineatura per l’incredibile successo che nessuno aveva immaginato di Perfetti sconosciuti, tra l’altro il film italiano con più remake al mondo della storia. Un film che dà corpo ad una citazione storica dei fratelli Taviani: “Non date al pubblico ciò che gli piace ma ciò che ancora non sa potrebbe piacergli”.
Federico di Chio, direttore del Marketing Strategico Mediaset, ha ricostruito, insieme a Giampaolo Letta, vicepresidente e amministratore delegato di Medusa Film, ha ricordato gli anni di manager come Carlo Bernasconi, Mario Spedaletti, Paolo Pozzi e Luciana Migliavacca: a loro il merito di aver costruito le basi di un successo che continua fino ad oggi come dimostrano gli ottimi risultati del film Nastro dell’anno 2023 come La stranezza di Roberto Andò.