
Roma, 17 maggio – Dopo aver vinto con Salvo nel 2013 il Gran Premio della “Semaine” e il Premio Rivelazione al 66° Festival di Cannes, i due registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza sono stati invitati dal direttore Charles Tesson ad aprire la Semaine de la Critique 2017 con Sicilian Ghost Story, opera sostenuta dalla Sicilia Film Commission.
E’ la prima volta per un film italiano. Dice Tesson: «Antonio Piazza e Fabio Grassadonia aprono la Semaine de la Critique del Festival di Cannes con un incredibile film, incrocio di generi diversi, che combina sguardo politico, fantasia e storia d’amore, con potente maestria».
“Siamo particolarmente contenti di un riconoscimento così importante, inaugurare la Semaine de la Critique è un onore solitamente destinato a film francesi” – dichiara Anthony Emanuele Barbagallo, Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana che ha cofinanziato il film attraverso la Sicilia Film Commission, nell’ambito del programma Sensi Contemporanei.
“Per la prima volta nella storia del Festival – aggiunge Alessandro Rais, direttore dell’Ufficio Speciale per il cinema e l’audiovisivo / Sicilia Film Commission – questo primato è riservato ad un film italiano e questa importante e qualificata presenza è ancor più rilevante in una edizione che vede invece l’assenza di titoli italiani nel concorso ufficiale”.
Il film è il primo interamente girato tra i laghi e le foreste del Parco regionale dei Nebrodi e nel Comune di Troina (En), nel cuore della Sicilia, un set valorizzato dal direttore della fotografia, Luca Bigazzi. Ha ottenuto anche il primo posto nella graduatoria di finanziamento dei lungometraggi valutati dalla commissione della Regione Siciliana, così come era già accaduto in passato per Salvo, per L’attesa di Piero Messina, per Più buio di mezzanotte di Sebastiano Riso e I fantasmi di San Berillo di Edoardo Morabito.
Ecco la sinossi.
Giuseppe un ragazzino di tredici anni, scompare. Luna, una compagna di classe innamorata di lui, non si rassegna alla sua misteriosa sparizione. Si ribella al silenzio e alla complicità che la circondano e pur di ritrovarlo, discende nel mondo oscuro che lo ha inghiottito e che ha in un lago una misteriosa via d’accesso.
«Come diceva Leonardo Sciascia, “La Sicilia è tutta una fantastica dimensione e non ci si può star dentro senza fantasia”. La collisione fra un piano di realtà e un piano fantastico ci ha fatto riconoscere gli elementi che da tempo avevamo davanti agli occhi: un fantasma e la colpa di un mondo che sopprime bambini, raccontano i registi. Elementi per una ghost story. Una ghost story siciliana e, in quanto tale, sul piano di realtà, favola nera. Una ghost story siciliana e, in quanto tale, sul piano fantastico, favola d’amore».
Protagonisti sono i tredicenni Julia Jedlikowska (Luna), polacca palermitana, e Gaetano Fernandez (Giuseppe) del quartiere Zisa di Palermo, entrambi per la prima volta sul grande schermo, incontrati dopo un lungo casting di nove mesi in Sicilia. Al loro esordio anche gli altri quattro ragazzi coprotagonisti Corinne Musallari, Lorenzo Curcio, Andrea Falzone, Federico Finocchiaro. Durante l’estate prima delle riprese, sotto la guida dei registi, i ragazzi hanno partecipato a un laboratorio di preparazione, articolato in più fasi, che poco per volta li ha condotti dentro la storia e nei luoghi in cui si sono svolte le riprese. Al loro fianco gli attori Sabine Timoteo, Vincenzo Amato, Filippo Luna e Nino Prester.
Il film è coproduzione Italia-Francia-Svizzera: Indigo Film, Cristaldi Pics con Rai Cinema per l’Italia; Mact Productions, JPG Films per la Francia; Ventura Film, RSI-Radiotelevisione Svizzera/SRG SSR per la Svizzera.
Con la sceneggiatura di Sicilian Ghost Story Fabio Grassadonia e Antonio Piazza avevano ricevuto il Sundance Institute Global Filmmaking Award al Sundance Film Festival del 2016.