
Berlino, 17 febbraio – Duetto d’autore, molto letterario e in una perfetta ricostruzione d’epoca sull’età d’oro della lehheratura americana con Genius, debutto alla regia di Michael Grandage, regista fino ad oggi teatrale. E mentre il Festival festeggia i suoi primi 250 mila spettatori per raccontare la storia di Max Perkins,l’editore newyorchese della Scribner che pubblicò Francis Scott Fitzgerald, Ernest Hemingway e Tom Wolfe sono arrivate aa riaccendere il red carpet due superstar come Colin Firth e Jude Law.
Colin Firth è il protagonista, Jude Law, coprotagonista, invece è Tom Wolfe e mette in scena, con la sua esuberanza il talento di un autore scomparso a 38 anni, vitale e inquieto come lo rende perfettamente sullo schermo Law. Con loro, sul red carpet del Festival sono arrivati anche Laura Linney e Guy Pearce che interpreta in un ruolo minore il grande Francis Scott Fitzgerald e lo sceneggiatore del film, John Logan, che, con il regista ha voluto raccontare, prima di tutto, quanto li abbia colpiti la biografia di Perkins, l’uomo che ha avuto il merito di lanciare, cercando ‘buoni libro’ per i lettori una generazione di talenti evergreen. Logan spiega: “Mi hanno inviato questa storia 16 anni fa e l’ho subito sentita molto vicina a me perché parla di cosa significhi essere uno scrittore e un artista. Fare il film è stata una sfida”. Anche Michael Grandage è felice di aver trovato una maniera per tradurre sullo schermo lo stile e gli umori di un’epoca di cui ha difeso la ricostruzione a cominciare dagli allestimenti scenografici e dai costume:
“Wolfe e Perkins insieme creano qualcosa di meraviglioso” e come spiega Colin Firth, perfetto nel look che sembra rubato al suo personaggio nel film, sul set “si è subito stabilita la giusta dinamica tra i personaggi”. Completa il cast, anche se non è arrivata a Berlino, Nicole Kidman nel ruolo della moglie di Wolfe. “Pochi sanno di cosa si occupano veramente gli editori” dice ancra il regsta che ha fatto riscoprire con questo set e con la biografia dell’editore sulla quale ha lavorato innanzitutto Logan anche I classici indimenticabili nati in quella stagione. Dicono gli attori: “Abbiamo provato all’infinito”. Come fossero a teatro? A giusicare dalla perfezione maniacale e dal risultato del regista si direbbe proprio così.