
Roma, 23 marzo – Addio all’ispettore Nico Girladi, conosciuto da tutti come Er Monnezza, ma anche al raffinato interprete di film di Visconti, Lattuada, Maselli, Bertolucci, Antonioni, Soderbergh, Spielberg. L’84enne Tomas Milian è morto ieri nella sua abitazione di Miami, per ictus. Non si hanno ancora notizie dei funerali ma l’attore aveva espresso la volontà di essere cremato. La moglie era morta nel 2012, lascia il figlio Tommaso che vive a New York. Classe 1933, cubano, nato a L’Avana, Tomas Milian (nome d’arte di Tomas Quintin Rodriguez Varona y Milian), è figlio di un generale di Gerardo Machado, morto suicida nel 1945.
Dopo l’Actor’s Studio, a New York, Milian lavora in tv, e in teatro Off Broadway, dove lo nota Gian Carlo Menotti, che lo invita per uno spettacolo al Festival di Spoleto: ”Dovevo restare 10 giorni sono rimasto 35 anni” aveva detto in un’intervsta con l’Ansa, rilasciata nel 2014 anno in cui ha ricevto il Marc’Aurelio alla Carriera della Festa del cinema di Roma . In Italia Milian debutta al cinema, recitando dall’ inizio degli anni ’60, in film come Il bell’Antonio di Mauro Bolognini, I delfini di Citto Maselli, Un giorno da leoni di Nanni Loy, Il lavoro, episodio di Luchino Visconti per Boccaccio ’70, I Cannibali di Liliana Cavani. Tra la fine degli anni ’60 e la metà degli anni ’70 arrivano il cinema popolare e il personaggio del Monnezza, che nasce ufficialmente in Il trucido e lo sbirro di Umberto Lenzi (1976). Cosa ha reso Er Monnezza un ruolo così memorabile? ”La sua personalità, è un misto di bontà, rabbia, volgarità. E’ un ragazzo onesto e simpatico, gli si perdona tutto”.
Negli Usa era iniziata anni dopo un’altra parte importante della sua carriera, che l’ha visto recitare anche in film come Amistad di Spielberg o Traffic di Steven Soderbergh, per cui ha vinto insieme al resto del cast lo Screen Actors Guild Award. Ma l’Italia, restava per lui ”Il mio Paese.