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La Festa del Cinema di Roma torna nelle carceri del Lazio

Roma, 21 ottobre- La Festa del Cinema di Roma torna nelle carceri del Lazio con un programma di proiezioni e incontri che coinvolgeranno la popolazione reclusa e il pubblico dei cittadini.

Oggi, martedì 21 ottobre alle ore 14.30, la Casa Circondariale femminile di Rebibbia “Germana Stefanini” ospiterà la proiezione de La vita va così di Riccardo Milani, film di apertura della Festa 2025. Il regista, autore di grandi successi fra cui Piano, solo, La guerra degli Antò, Il posto dell’anima, Come un gatto in tangenziale, Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto, Corro da te, Grazie ragazzi, Un mondo a parte, e di appassionanti documentari come Nel nostro cielo un rombo di tuono e Io, noi e Gaber, realizza un racconto ironico e appassionato lungo vent’anni, ambientato in un angolo meraviglioso della Sardegna, dove una comunità si troverà stretta tra il sogno del lavoro e la difesa del territorio e della sua identità. Il film è ispirato a una vicenda che ha fatto il giro del mondo finendo anche sulle pagine di testate internazionali.

La Festa del Cinema tornerà inoltre a Rebibbia Nuovo Complesso con tre diversi appuntamenti. Si inizierà giovedì 23 alle ore 16 con la proiezione di Fuori la verità di Davide Minnella. Tra commedia nera e satira sociale, il film mette a nudo il cinismo dello spettacolo televisivo e il suo potere di manipolare le emozioni. Con ritmo serrato e tono corrosivo, il regista smaschera il piacere voyeuristico del pubblico e la vulnerabilità dei protagonisti, trasformando il gioco in un’inesorabile radiografia delle relazioni familiari contemporanee.

Il giorno successivo alla stessa ora, il programma ospiterà La vita va così di Riccardo Milani, proiettato lo scorso 16 ottobre anche presso la Casa Circondariale di Latina. Sabato 25 ottobre alle ore 16 il programma si concluderà con Il grande Boccia, introdotto dalla regista Karen Di Porto. Il film racconta un personaggio che, se non fosse esistito veramente, sembrerebbe inventato: Tanio Boccia. Già allora considerato “il peggior regista del cinema italiano”, irriso da tutti i suoi colleghi e perseguitato dai creditori, Tanio Boccia nel 1964 riesce a mettere in cantiere quattro film contemporaneamente: solo che, in quel settembre, esce Per un pugno di dollari di Sergio Leone e nessuno va a vedere i film del grande Tanio. La regista Karen Di Porto presenterà inoltre il suo documentario anche presso l’Istituto penale minorile Casal del Marmo (venerdì 24 alle ore 14:30).

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