Roma, 17 ottobre – È stato presentato questa mattina presso il Cinema Adriano, nell’ambito della XXXIII edizione di Alice nella Città, il restauro in 4K di “Piccoli fuochi” di Peter Del Monte, realizzato da Cinecittà, in occasione del quarantesimo anniversario dell’uscita del film nelle sale. Vincitore del Nastro d’Argento per il miglior soggetto nel 1986, “Piccoli fuochi” rappresenta una delle tappe più significative del cinema d’autore italiano.
Alla presentazione del restauro hanno partecipato Valeria Golino, protagonista del film, Luca Guadagnino e Francesca Manieri, insieme ad Antonio Saccone, Presidente di Cinecittà, e Gloria Malatesta, Preside del Centro Sperimentale di Cinematografia. Il film, attraverso la storia del piccolo Tommaso, sospeso tra realtà e sogno, penetra con delicatezza nell’inconscio infantile, affrontando il tema dei primi desideri sessuali, ed è diventato un vero e proprio punto di riferimento per più generazioni di spettatori e cineasti.
A seguito della proiezione, Guadagnino, Golino, Manieri e Malatesta hanno condiviso con il nutrito pubblico di giovani in sala i propri ricordi personali e professionali legati a Peter Del Monte, scomparso nel 2021, e ne è seguito un vivace dibattito a conferma dell’attualità dell’opera e della sua capacità di continuare a dialogare con le nuove generazioni.
Luca Guadagnino, rivolgendosi alla platea, ha sottolineato l’originalità dello stile di Del Monte e la sua capacità di coniugare profondità e accessibilità: «Peter Del Monte ha un’identità tutta sua, ma si intravedono in lui tracce di Bergman e Antonioni. Piccoli fuochi ha la capacità di essere un esempio di cinema anche popolare. Ricordo di averlo visto la prima volta in un cinema a Palermo, e oggi è la seconda volta che lo rivedo dopo anni».
Valeria Golino, visibilmente commossa, ha ricordato l’emozione di lavorare sul set con un bambino di appena tre anni e mezzo, oltre al suo primo incontro con il regista: «Mi ha fatto un provino e mi ha presa. Non mi era sembrato che gli fossi piaciuta particolarmente e invece mi ha scelta. Peter aveva un rapporto diverso con gli attori. Manteneva una distanza di cui aveva bisogno. Era affettuosissimo a modo suo, ma non voleva entrare in un’intimità che potesse togliere quella vibrazione che cercava. Aveva bisogno dei suoi archetipi e voleva preservarli come piccoli totem. Io, da giovanissima attrice, non riuscivo a capire del tutto. Ti faceva galleggiare in un interregno, in uno spazio sospeso. Era unico». E, ricordando come in una scena della serie “L’arte della gioia”, da lei diretta, abbia pensato inconsciamente a “Piccoli Fuochi”, l’attrice e regista ha dichiarato: «Per me Peter è stato e continua a essere dopo quarant’anni un punto di riferimento».
Francesca Manieri ha, infine, ricordato il legame profondo con il regista: «Ho scritto con Peter un film che non è mai stato girato. Gli sono devota: è stato il mio maestro. Vedere oggi Piccoli fuochi è per me un’esperienza anche rabbiosa: mi fa rabbia pensare alla condizione attuale del cinema e al fatto che Peter sia tra i registi meno noti. Questo è un film spartiacque, che mostra il cinema come desiderio».
‘Siamo emozionati’ dichiara Manuela Cacciamani, Amministratore delegato di Cinecittà ‘di presentare con Alice nella città questo film, che resta un esempio a distanza di 40 anni di un cinema sulla crescita. Il cinema per ragazzi rappresenta un settore mai troppo considerato, che va sostenuto perché è lì che si creano gli immagnari del futuro, e il pubblico di domani. Piccoli fuochi è un titolo coraggioso e molto avanti rispetto al suo tempo, e siamo felici nel riproporlo di ricordare Peter Del Monte. Un regista da rivalutare che, anche forse in virtù dei suoi temi, è sempre rimasto con uno sguardo giovane e fresco sul mondo’.
Il restauro 4K è stato eseguito da Cinecittà nel 2020 da negativo scena 35mm e da un positivo colonna 35mm. In particolare, sulla scena sono stati eseguiti interventi di rimozione righe, graffi, spuntinature. Molte inquadrature sono state trattate per la rimozione di sfarfallii e tremolii della luce (flicker). Per il restauro del suono si è provveduto punto per punto all’eliminazione dei difetti provenienti dalla normale usura del supporto, quali clic e crepitii. Il progetto Alice nella città è realizzato da Playtown Roma con il contributo di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura – Dipartimento Attività Culturali.

