HomeARTICOLI'40 secondi' di Vincenzo Alfieri sull'omicidio di Willy Monteiro

’40 secondi’ di Vincenzo Alfieri sull’omicidio di Willy Monteiro

Roma, 17 ottobre- “Oggi siamo anestetizzati dalla violenza, scorriamo le notizie passivamente, Willy invece è uno che non è rimasto indifferente”. Così il regista Vincenzo Alfieri che oggi alla Festa del Cinema di Roma ha presentato in concorso il suo film: 40 secondi, in sala il 19 novembre con Eagle. Un film sull’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il giovane capoverdiano ucciso a Colleferro il 6 settembre 2020 per aver difeso un amico durante una lite.
Nel cast Francesco Gheghi, Francesco Di Leva, Sergio Rubini e nuovi volti scelti grazie allo street casting, tra cui Justin De Vivo che interpreta di Willy, scoperto in discoteca.

“Questo è un film multigenerazionale che parla di adulti e adolescenti- prosegue il regista-. All’inizio ero titubante perché è una storia che era già stata raccontata tanto sui giornali. Poi ho deciso di fotografare dei personaggi e una loro tipica giornata in un’estate torrida post Covid. Abbiamo voluto parlare di una cosa molto importante che ha fatto Willy che non è rimasto indifferente. Ho raccontato un paese dove la noia fa da padrone. Ho cercato di essere fedele agli adolescenti intervistandoli, seguendoli e guardando come si vestono”. E ancora: “Non vuole essere un documentario, ma ho voluto dargli un taglio documentaristico. Per questo sono stato attaccato ai volti dei protagonisti, ho voluto cogliere la loro micro espressività e fare avvicinare gli spettatori a loro. Ho seguito i loro stati d’animo, i loro pensieri e i loro piccoli movimenti che hanno restituito verità al film. Da ex attore penso che gli attori non sono delle marionette e noi registi dobbiamo fare emergere le loro qualità, poi sono loro a suonare lo spartito. Ognuno di è diverso. Per mesi ho intervistato amici di Willy e ho cercato di restituire quel linguaggio. Per me i giovani di oggi sono migliori di quelli prima”.

E Francesco Gheghi: “Il film ha una crasi tra una sceneggiatura scritta benissimo e un taglio documentaristico. Sono personaggi che soffrono di incomunicabilità generazionale”. Mentre Francesco Di Leva: “Ci sono dei film che si scelgono perché ti danno la possibilità di dire da che parte stare. Ringrazio per questo Vincenzo: stiamo tutti dalla parte di Willy”.
Dal 20 novembre nelle sale, il progetto cinematografico, tratto dal libro “40 secondi. Willy Monteiro Duarte. La luce del coraggio e il buio della violenza” di Federica Angeli, edito da Baldini+Castoldi, e prodotto e distribuito da Eagle Pictures. Roberto Proia (Eagle Pictures) conclude: “Il vero assassino di questa storia è l’indifferenza. Un anno fa stavamo qui a parlare de Il ragazzo con i pantaloni rosa, un film che ha fatto capire che ci sono storie che urlano per essere raccontate. Questo è un film che deve andare nelle scuole perché deve essere visto dai ragazzi”.

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