HomeARTICOLICannes, 'Le città di pianura' di Francesco Sossai in Un Certain Regard

Cannes, ‘Le città di pianura’ di Francesco Sossai in Un Certain Regard

Cannes, 23 maggio- E’ stato presentato a Cannes nella sezione Un Certain Regard ‘Le città di pianura’ di Francesco Sossai. Nel cast: Filippo Scotti, Sergio Romano e Pierpaolo Capovilla con la partecipazione di Roberto Citran e Andrea Pennacchi.

Prodotto da Vivo Film con Rai Cinema in coproduzione con Maze Pictures il film racconta la storia di Carlobianchi e Doriano, due spiantati cinquantenni, con un’ossessione: andare a bere l’ultimo bicchiere. Una notte, vagando in macchina da un bar all’altro, si imbattono per caso in Giulio, un timido studente di architettura: l’incontro con questi due improbabili mentori trasformerà profondamente Giulio nel suo modo di vedere il mondo e l’amore, e di immaginare il futuro. Un road movie nella sterminata pianura veneta che viaggia alla velocità con cui si smaltisce una sbronza.

“Le città di pianura nasce in una notte d’inverno di quasi dieci anni fa, dopo aver preso una grandissima sbronza a
Venezia con un mio caro amico- racconta il regista- . Quella notte abbiamo incontrato un giovane studente di architettura dello IUAV di Venezia ed è nata una grande amicizia. La mattina dopo, per scherzo, gli abbiamo parlato di un film –Le città di pianura, appunto – su due uomini che partivano dalle montagne per andare a bere l’ultima a Venezia. Insomma, questo film è nato un po’ per scherzo, intorno a tre temi fondamentali: l’alcol, l’amicizia, l’architettura”. E sull’ambientazione in Veneto dice: ” Il film è ambientato in Veneto, e all’inizio un personaggio porta il tuo stesso cognome: quanto c’è di autobiografico nella storia? Il film prende ispirazione da ciò che conosco, dalla mia terra e dalle persone che ho frequentato, ma la componente autobiografica è molto leggera: l’operaio all’inizio del film si chiama Primo Sossai, ma solo perché trovavo divertente utilizzare il mio cognome, che è un cognome tipico delle mie zone, dentro un racconto collettivo. Per me è un modo per mettermi in prima linea e suggerire che quel mondo esiste davvero, che non è una finzione”.

Il film uscirà nelle nostre sale distribuito da Lucky Red.

Must Read