Roma, 11 dicembre- “Volevo fare qualcosa di diverso con Leonardo Pieraccioni, da tempo volevamo fare un film insieme, ci siamo annusati per un po’”. Così Alessandro Siani che porta in sala, dal 19 dicembre distribuita da 01 distribution, una commedia al sapore di “pasta alle vongole” dal titolo ‘Io e te dobbiamo parlare’. Al suo fianco Leonardo Pieraccioni con cui condivide una carriera non sempre luminosa (sono due agenti di polizia) e un sodalizio non sempre così sodale. Nel cast anche Brenda Lodigiani, Gea Dall’Orto e Francesca Chillemi. E ancora: Euridice Axen, Tommaso Cassissa, Giovanni Esposito, Sergio Friscia, Biagio Izzo, Peppe Lanzetta e Enrico Lo Verso.
“Non è un progetto fatto a tavolino, ma un’opera che ci ha dato la possibilità di divertirci. Per me Leonardo è un mito, un’icona. Penso che la comicità non si scriva, ma si deve saper interpretare e io ho avuto la migliore nazionale di comici”, prosegue Siani. E Pieraccioni: “Sono molto contento di aver fatto un film solo da attore. L’ultimo lo avevo fatto con Veronesi. Questo è un film semplice, da sala piena come quelli di un tempo”.
E sul suo rapporto con Siani: “Io e Siani abbiamo lo stesso background. Entrambi veniamo dal cabaret, quella è la nostra scuola. In questo caso io ho scoperto il fiorentino che è in lui e lui ha scoperto il napoletano che è in me. Firenze e Napoli smussano gli angoli e non prendono mai la testata. Hanno da sempre una musicalità. Io amo i napoletani e in lui ho trovato un principino e una persona più compita e seriosa di quello che credevo”.
Prodotto da Italian International Film (Gruppo Lucisano) con Rai Cinema, prodotta da Fulvio e Federica Lucisano, con il supporto logistico di Marche Film Commission e con il patrocinio e l’ospitalità del Comune di Ancona, il film racconta di un crimine da risolvere.
“Abbiamo cercato di scrivere una storia diversa e di avere dei giovani attori. La commedia vive un po’ di diffidenza e portare la gente al cinema non è semplice”, dice Siani. E Pieraccioni conclude: “Questo film è anche un omaggio ai grandi classici come Celentano, Verdone, Pozzetto, Montesano, Starsky & Hutch e via dicendo. Ora mancano i giovani autori sceneggiatori”.