HomeARTICOLIBarry Jenkins presenta il suo 'Mufasa' da dicembre al cinema

Barry Jenkins presenta il suo ‘Mufasa’ da dicembre al cinema

Roma, 15 novembre- “Mufasa è un simbolo culturale. È come Dante che attraversa vari regni”. A dirlo è il premio Oscar Barry Jenkins che a trent’anni di distanza porta in sala, dal 19 dicembre distribuito da Disney, il prequel del famosissimo film del 1994 ovvero il ‘Re Leone’. Protagonista è il piccolo ‘Mufasa’ (questo il titolo del film), un cucciolo orfano, perso e solo fino a quando incontra un leone comprensivo di nome Taka (in seguito si chiamerà Scar), erede di una stirpe reale. L’incontro casuale dà il via al viaggio di uno straordinario gruppo di sventurati alla ricerca del proprio destino: i loro legami saranno messi alla prova mentre lavorano insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale.

“Ho lavorato per quattro anni su questo film. Mufasa si creerà una nuova famiglia e una nuova comunità. La sceneggiatura mi ha conquistato e per questo ho deciso di accettare di dirigere questo film. Non sono io che ho cercato la Disney sono loro che hanno cercato me”, racconta il regista.
Tra le voci italiane che doppiano il film: Luca Marinelli (Mufasa), Elodie (la leonessa Sarabi) e Alberto Boubakar Malanchino (Taka).

“Sono davvero contento di essere entrato nell’Olimpo Disney. Questo film mi ha dato la possibilità di guardare a quel bambino che ero”, dice Luca Marinelli. Ed Elodie commenta: “Meglio di doppiare una leonessa non potevo chiedere. Sono una grande fan della Disney. Mi piacciono soprattutto i personaggi cattivi. Mi sono sempre sentita un piccolo cucciolo di leone. Ho sempre pensato che aggredire fosse un modo per difendersi e solo ora sto imparando a gestire questa paura dell’esterno”.

Infine il regista di ‘Moonlight’ conclude: “Il mondo è cambiato, oggi è più complesso. E è noi dobbiamo mostrare ai bambini questa complessità. Mufasa si costruisce una nuova vita, famiglia e comunità senza legami di sangue. Un po’ come ho fatto io alla scuola di cinema. Inoltre mia mamma è morta mentre stavo girando e mi sono reso conto di quanto questo film mi stava in qualche modo preparando a questo mio dramma personale”.

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