
Roma, 2 marzo- Dopo essere stato premiato a Cannes, ed essere rimasto a sorpresa, fuori dagli Oscar, 120 battiti al minuto di Robin Campillo, emozionante racconto dell’impegno dell’impegno attivista di Act Up negli anni ’90 per attirare l’attenzione sulle vittime dell’Aids, ha trionfato vincendo sei statuette, compresa quella per il miglior film, alla 43/a edizione dei Cesars.
Come miglior attrice ha vinto Jeanne Balibar per il suo ritratto di una delle leggende della musica francese in “Barbara”, di Mathieu Amarlic,mentre Swan Arlaud ha vinto come miglior attore in “Petit Paysan”. Il film di Hubert Charuel, che uscirà in Italia il 22 marzo, ha portato a casa altri due premi importanti, quello della miglior opera prima e per la migliore attrice non protagonista, Sara Giradeau.
Tra i momenti più intensi della serata il premio alla carriera ‘Jeanne Moreau, per Penelope Cruz, che l’ha ricevuto da Pedro Almodovar e Marion Cotillard. Durante la serata non si è dimenticato il temo caldo degli ultimi mesi, la denuncia delle molestie. Le attrici, in solidarietà con il movimento #metoo, hanno indossato un nastro bianco.
Novità di quest’anno, l’introduzione di un Cesar del pubblico per il film francese che ha incassato di più in sala. a vincere è stata la commedia Raid Dingue di Dany Boon.
Tutti i vincitori:
Miglior film
120 battiti al minuto di Robin Campillo
Miglior regista
Albert Dupontel per Au revoir là-haut
Miglior attore protagonista
Swann Arlaud per Petit Paysan
Miglior attrice protagonista
Jeanne Balibar per Barbara
Migliore attore non protagonista
Antoine Reinartz per 120 battiti al minuto
Migliore attrice non protagonista
Sara Giraudeau per Petit Paysan
Migliore sceneggiatura originale
Robin Campillo per 120 battiti al minuto
Premio César onorario
Penélope Cruz
Migliore adattamento
Albert Dupontel e Pierre Lemaître per Au revoir là-haut –
Migliore promessa maschile
Nahuel Pérez Biscayart per 120 battiti al minuto
Migliore promessa femminile
Camélia Jordana per Le Brio
Migliore fotografia
Au revoir là-haut – Vincent Mathias
Miglior montaggio
Robin Campillo per 120 battiti al minuto
Migliore scenografia
Pierre Quefféléan per Au revoir là-haut
Migliori costumi
Mimi Lempicka per Au revoir là-haut
Migliore musica
Arnaud Rebotini per 120 battiti al minuto
Miglior sonoro
Olivier Mauvezin, Nicolas Moreau e Stéphane Thiébault per Barbara
Miglior film straniero
Loveless, regia di Andrej Zvjaginytsev (Russia, Germania, Belgio, Francia)
Migliore opera prima
Petit Paysandi Hubert Charuel
Miglior documentario
I Am Not Your Negro di Raoul Peck
Miglior film d’animazione
Le Grand Méchant Renard et autres contes… di Benjamin Renner e Patrick Imbert
Miglior cortometraggio
Les Bigorneaux di Alice Vial
Miglior cortometraggio d’animazione
Pépé le Morse di Lucrèce Andreae