
Venezia, 4 Settembre- Un vero e proprio corcorso e un premio intitolati a Cesare Zavattini. La terza edizione del Premio Zavattini è stata presentata a Venezia durante la Mostra del cinema, rivolto a giovani filmmaker, professionisti e non, con la particolarità di stimolare e premiare l’originalità, la sperimentazione, il “tradimento” e il rimescolamento dei generi nell’ambito del riuso del cinema d’archivio. E infatti il Premio è promosso dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, del quale il grande scrittore e sceneggiatore fu primo presidente, sostenuto dalla Siae e dal MiBACT (attraverso il bando “Sillumina”) e dalla Regione Lazio, e realizzato in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, con la partecipazione della Cineteca Sarda, Deriva Film e Officina Visioni. Un concorso di istituzioni, i cui vertici erano presenti alla presentazione veneziana insieme ai presidenti dei sindacati di giornalisti e critici cinematografici, Laura Delli Colli e Franco Montini, uniti nel sottolineare l’immenso valore di memoria e di insegnamento degli archivi, sempre più spesso utilizzati dagli autori. Dodici filmmaker stanno attualmente sviluppando altrettanti progetti, tra i quali verranno scelti i tre vincitori che, oltre a utilizzare liberamente (con licenze Creative Commons) il materiale filmico dell’Aamod e degli archivi partner, riceveranno servizi gratuiti di supporto per la realizzazione dei cortometraggi (produzione e post-produzione) – la cui fase di lavorazione è prevista fra gennaio e giugno 2019 – e la somma di 2.000 euro per ciascun progetto realizzato. La Giuria del Premio Zavattini 2018 è formata da: Susanna Nicchiarelli (presidente), Ugo Adilardi, Elisabetta Lodoli, Roland Sejko e Giovanni Spagnoletti.